Quando l’intermediazione immobiliare avviene fra privati, ovvero quando l’immobile che si va ad acquistare viene venduto da una persona fisica e non da una ditta, la tassazione prevede il pagamento di una serie di imposte, che cambiano a seconda che sia una prima o una seconda casa.
Chi usufruisce dei benefici prima casa, indipendentemente se il venditore è un privato o un’impresa in esenzione Iva, dovrà versare:
. l’imposta di registro proporzionale nella misura del 2% del prezzo o del valore catastale (rendita catastale moltiplicata per 115,5 che è il coefficiente di legge). NB: l’imposta minima è comunque € 1.000
. imposta ipotecaria e imposta catastale fisse di 50 euro
Se si acquista invece una seconda casa da un privato, si dovranno pagare:
. imposta di registro pari al 9% del prezzo o del valore catastale (rendita catastale moltiplicata per 126 che è il coefficiente di legge). Anche in questo caso, l’imposta minima è € 1.000.
. imposta ipotecaria e catastale fisse di 50 euro